È l’ofiolite conosciuta come Pietra Perduca, nella Valtrebbia piacentina, lo scenario di quest’immagine, scattata durante la ventitreesima tappa della rassegna itinerante «Forme sfuggenti». I siti utilizzati per le riprese sono stati la sommità del massiccio roccioso e il poggio ubicato a Sud-Ovest, lungo il crinale che unisce la Pietra Perduca alla Pietra Parcellara.
Sullo sfondo della fotografia s’intravedono i colli fra cui scorre il torrente Dorba e, più distante, la sagoma del Monte Denavolo, sulla sponda orientale del fiume Trebbia.
La fotografia è stata esposta durante le seguenti mostre delle serie itineranti «Chimere» e «Forme, materia, colore»: Concrete illusioni (Palazzo San Pietro di Piacenza, maggio-giugno 2019), Mutevoli apparenze (Palazzo Comunale di Monterosso al Mare, luglio 2019), Miraggi (Palazzo Comunale di Levanto, agosto 2019), Sensazioni visive (Palazzo San Filippo di Lodi, settembre 2019) e Immaginario reale (studio dell’artista, giugno-settembre 2020).
Qualcuno la ha chiamata…
© «In arce»: tutti i diritti riservati – Pubblicato il 9 ottobre 2020 – Aggiornato al 10 novembre 2020