Di primo acchito pare difficile immaginare la singola scultura scorporata dalla scena in cui è così pittorescamente radicata: sembrerebbe di strappare la vitalità dell’opera.
Tuttavia, il medesimo soggetto non ha difficoltà a rigenerarsi in un altro contesto: di nuovo, unito al paesaggio eppure riconoscibile nella sua individualità, con una diversa ma ugualmente significativa poesia.
Quella che dona linfa vitale alle Forme sfuggenti.
Dragana Kostić
Tratto da: «In Primapagina», Crema, 1662, XXXV, 2020, p. 10.
© «In arce»: tutti i diritti riservati – Pubblicato il 9 ottobre 2020 – Aggiornato al 10 novembre 2020