Erminio Tansini, “Senza titolo”, 2010, olio su tela, 80x100 cm (particolare rielaborato)

Forme sfuggenti #84 – Col Agnel

L’evento

Nell’ottobre 2021 il Colle dell’Agnello ha ospitato il set fotografico dal titolo Forme sfuggenti #84 – Col Agnel, dedicato alle sculture di Erminio Tansini.

Il servizio sulle Alpi del Monviso ha avuto come protagoniste le opere lignee che l’artista crea con ceppi, radici, rami e tronchi recuperati dalle spiagge e dai torrenti.

Allestito sul versante francese del passo, l’evento è stato l’ottantaquattresima tappa della rassegna «Forme sfuggenti», che sta toccando varie località in Austria, Francia, Italia, Svizzera e nel Principato di Monaco.

L’incarico di dirigere la sessione fotografica è stato affidato a Davide.

Le sculture

Erminio Tansini è attivo come scultore dai primi Anni ’90. L’artista lavora principalmente con il bronzo e il legno (quest’ultimo, talvolta, con inserti di pietra).

La realizzazione di opere lignee (che l’autore utilizza anche come modelli per le fusioni in lega) è iniziata trent’anni fa ma la loro prima esposizione risale al 2017, allestita con la partecipazione di Erminio Tansini alla 57ª Biennale di Venezia.

Le sculture tansiniane presentano linee aggrovigliate, sinuose o frastagliate; masse di lieve consistenza o al contrario imponenti e corpose; comunque, sempre basate su dinamismi e tensioni percepibili.

Uno fra i possibili approcci alle opere di Tansini è quello legato alla pareidolia, attraverso le numerose e variegate interpretazioni delle forme e dei chiaroscuri riconoscibili nelle sculture stesse.

Altri temi che contraddistinguono le creazioni tansiniane sono il recupero e rigenerazione.

Infatti, il legno che le compone non proviene dall’abbattimento di alberi vivi ma da materiali arborei trascinati dalle frane, trasportati dalle correnti, levigati dall’acqua e dalle rocce.

Lo scultore lo rinviene sui greti dei torrenti e sulle marine (soprattutto, nell’area dell’Appennino Ligure e della Riviera di levante); in seguito, lo rigenera e lo assembla, rispettandone l’inimitabile naturalità.

Nel caso di Forme sfuggenti #84 – Col Agnel, sono state impiegate opere preparate con legni provenienti dalle Cinque Terre, dalla Val Tidone e dalla Val Trebbia.

Le fotografie

Il servizio fotografico Forme sfuggenti #84 – Col Agnel fa parte della serie itinerante «Forme sfuggenti», attiva dal gennaio 2018 in Austria, Francia, Italia, Svizzera e nel Principato di Monaco.

Svoltasi finora in 101 tappe, la rassegna è diretta da Davide e ha toccato l’Alvernia-Rodano-Alpi, l’Emilia-Romagna, i Grigioni, la Liguria, la Lombardia, il Piemonte, la Provenza-Alpi-Costa Azzurra, il Ticino, il Tirolo, la Toscana, il Trentino-Alto Adige/Südtirol, la Valle d’Aosta e il Veneto.

Gli eventi di «Forme sfuggenti» ambientano temporaneamente e fotografano le sculture di Erminio Tansini in scenari come boschi, edifici monumentali, paesaggi montani, parchi archeologici, scogliere, specchi e corsi d’acqua.

Proprio come le opere di cui si occupa, anche la rassegna itinerante degli shooting è impostata sul fil rouge della rigenerazione. Le ambientazioni di questi servizi fotografici non sono molto adatte o utilizzate per mostre tradizionali: «Forme sfuggenti» ricupera questi luoghi allo spazio artistico.

Il set al Colle dell’Agnello è stato allestito immediatamente a Ovest del passo, nel territorio francese: a 2.750 metri di altitudine circa, sulle propaggini rocciose della Punta dell’Alp, poco sopra la linea della frontiera lungo cui si incontrano le due strade che risalgono dalla Vallée du Guil (D205T) e dalla Valle Varaita (SP251 del Colle dell’Agnello).

I soggetti scultorei scenarizzati presso il valico si sono combinati visivamente con gli elementi naturali presenti in questo settore delle Alpi Cozie: in particolare, il Rocher Long, il Pic d’Asti (3.219 metri), il Pain de Sucre/Pan di Zucchero (3.208 metri), la Crête de la Taillante (3.197 metri) e la Crête de l’Eychassier (2.968 metri), con le sue pendici che scendono verso l’Aigue Agnelle.

Le inquadrature hanno creato percezioni inusuali sia delle opere sia del paesaggio, aprendo la via a molteplici e variegati livelli di fruizione delle immagini e a uno scenario emozionale ampio, articolato e sempre cangiante.

Le fotografie scattate sul set di Forme sfuggenti #84 – Col Agnel sono state esposte nella mostra Itinerari (settembre-dicembre 2021).

Info

Luogo:
Molines-en-Queyras (Alte Alpi, Provenza-Alpi-Costa Azzurra – Francia), Colle dell’Agnello

Data:
ottobre 2021

Telefono (Tansini):
349 2203693

© «In arce»: tutti i diritti riservati – Pubblicato il 15 novembre 2021 – Aggiornato al 4 ottobre 2022

Erminio Tansini, “Senza titolo”, 2010, olio su tela, 80x100 cm (particolare rielaborato)