Erminio Tansini, “Senza titolo”, 1999, olio su tavola, 60x50 cm (particolare rielaborato)

Immaginario reale

L’evento

Dal 27 giugno al 6 settembre 2020 si è svolta la mostra multimediale di fotografia intitolata Immaginario reale, dedicata alle sculture di Erminio Tansini.

Allestita presso l’atelier dell’autore, l’esposizione è stata il sesto appuntamento della rassegna di eventi dal titolo «Chimere», che sta facendo tappa in varie località del Nord Italia.

La curatela della mostra è stata affidata al figlio dell’autore stesso: Davide, che per il padre ha curato anche i «Materia e Colore Open Days» (2010-2011, l’apertura al pubblico dello studio dell’artista), le monografie Tansini Erminio. Materia e colore (2008) e Erminio Tansini. Opere di materia e colore (2011), varie esposizioni personali in Liguria, Emilia-Romagna e Piemonte delle serie «Materia e colore» (2012-2015) e «Forme, materia, colore» (2018-2022), nonché la rassegna di scenarizzazioni «Forme sfuggenti» in Italia, Svizzera, Francia, nel Prncipato di Monaco e in Austria (2018-2022).

Il percorso espositivo della mostra Immaginario reale è stato concepito per essere fruibile sia dal vivo (presso l’atelier di Erminio Tansini) sia online (sul portale www.inarce.com). Inoltre, è stato corredato da didascalie e brevi scritti critici (i brani sono stati tratti da testi di Dragana Kostić e Marina Arensi).

Le fotografie

L’esposizione Immaginario reale ha presentato fotografie ritraenti sculture di Erminio Tansini.

L’autore realizza opere scultoree dagli inizi degli Anni ’90 impiegando prevalentemente il bronzo e il legno. La maggior parte dei materiali lignei che l’artista utilizza proviene dall’Appennino settentrionale (soprattutto dalle Cinque Terre e dalle valli della Trebbia e del Taro; inoltre dalla Lunigiana e dalle valli della Nure e del Tidone).

La produzione dei pezzi è iniziata circa un trentennio fa ma la prima mostra delle sculture lignee di Tansini risale al 2017, avvenuta con la partecipazione dell’artista alla 57a Biennale di Venezia.

Le fotografie presenti nell’esposizione Immaginario reale sono state scattate sui set della rassegna «Forme sfuggenti», attiva dal gennaio 2018 in Italia, Svizzera, Francia, nel Principato di Monaco e in Austria.

Svoltasi finora in 101 tappe (53 nel giugno 2020), la serie ha toccato l’Alvernia-Rodano-Alpi, l’Emilia-Romagna, i Grigioni, la Liguria, la Lombardia, il Piemonte, la Provenza-Alpi-Costa Azzurra, il Ticino, il Tirolo, la Toscana, il Trentino-Alto Adige/Südtirol, la Valle d’Aosta e il Veneto.

Le immagini scattate durante questi shooting fotografici hanno debuttato nella mostra Percorsi d’impressioni, allestita a Vernazza (Cinque Terre) fra il luglio e l’agosto 2018. In seguito, sono state presentate al pubblico anche nelle seguenti esposizioni: Percezioni inattese, svoltasi a Porto Venere (Golfo dei Poeti) nel settembre 2018; Concrete illusioni, tenutasi a Piacenza fra il maggio e il giugno 2019; Mutevoli apparenze, allestita a Monterosso al Mare (Cinque Terre) nel luglio 2019; Miraggi, svoltasi a Levanto (Riviera di Levante) nell’agosto successivo; Sensazioni visive, allestita a Lodi nel settembre 2019; Memorie, tenutasi nei territori di Milano, Cremona, Piacenza e Lodi fra l’ottobre 2020 e il gennaio 2021; Luoghi insoliti, svoltasi nel Lodigiano tra l’agosto e il settembre 2021; Itinerari, allestita alla Spezia, a Verona, Massa, Parma, Brescia e Alessandria fra il settembre e il dicembre 2021; Intrecci, tenutasi a Sarzana (Val di Magra) nel giugno 2022.

Durante gli eventi di «Forme sfuggenti» le sculture tansiniane sono scenarizzate in luoghi panoramici o caratterizzati da elementi storico-architettonici (castelli, siti archeologici, corsi e specchi d’acqua, paesaggi rupestri).

Studiati equilibri fra ambientazioni e inquadrature fotografiche forniscono inusuali percezioni delle opere scultoree: in particolare, spunti legati alla pareidolia (la capacità di riconoscere forme note in profili apparentemente casuali).

Linee aggrovigliate, sinuose o frastagliate; corpi lievi o al contrario massicci e imponenti; comunque, sempre impostati su tensioni e dinamismi ben avvertibili. Queste peculiarità conducono l’osservatore dall’iniziale approccio pareidolitico a una percezione più articolata: emozionale, multiforme e sempre cangiante.

Info

Luogo:
atelier di Erminio Tansini (Lombardia – Italia)

Date:
dal 27 giugno al 6 settembre 2020

Telefono:
349 2203693

© «In arce»: tutti i diritti riservati – Pubblicato il 3 ottobre 2020 – Aggiornato al 4 ottobre 2022

Erminio Tansini, “Senza titolo”, 1999, olio su tavola, 60x50 cm (particolare rielaborato)