Erminio Tansini, “Senza titolo”, 1999, olio su tavola, 60x50 cm (particolare rielaborato)

Rigenerazioni

L’evento

Dal 30 agosto al 12 ottobre 2025 è aperta al pubblico l’esposizione di pittura, scultura e fotografia Rigenerazioni, dedicata all’opera artistica di Erminio Tansini.

La mostra è il sesto appuntamento della serie «Forme, materia, colore», che sta facendo tappa in varie zone dell’Italia (Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto).

L’iniziativa è ospitata negli spazi dell’Hotel Bellavista di Anacapri, sull’isola di Capri.

Il percorso illustrativo a corredo delle opere include didascalie e brevi scritti critici. Questi ultimi sono estrapolati da testi pubblicati precedentemente a firma di Marina Arensi, Tiziana Cordani, Dragana Kostić, Kevin McManus e Giorgio Segato.

La manifestazione presenta una sintetica raccolta di dipinti a olio su tavola, di fotografie e di sculture in legno, per testimoniare il panorama creativo di Erminio Tansini.

Patrocinata dal Comune di Anacapri, Rigenerazioni è curata da Davide Tansini ed è coordinata da Francesca Gaido.

I dipinti

L’evento Rigenerazioni propone una selezione di dipinti prodotti nel periodo 2008-2016 (in parte inediti), la cui interpretazione può essere affidata ai termini informale, luce, materia e colore.

Dalla metà degli Anni ’90, dopo un lungo periodo dedicato alla pittura figurativa, Erminio Tansini ha rivolto la propria attività verso l’informalismo: è giunto a produzioni slegate dalla pura riconoscibilità delle forme ma basati sull’espressività del rapporto materia-colore.

In questi lavori emergono le luci e le ombre degli impasti pittorici: corpi densi immersi in ampie campiture, oppure distese tormentate e magmi ribollenti, simili a paesaggi primordiali.

Di primo acchito, nelle opere sembrano delinearsi forme note e riconoscibili; osservando più a fondo, invece, si scoprono ritmi, sequenze e sovrapposizioni spesso inattese, che divengono tanto più significative quanto più l’osservatore si sente coinvolto.

L’uso della componente luminosa è fondamentale nelle creazioni di Erminio Tansini (realizzate perlopiù a olio su tavola o su tela): una luce che è energia vitale e armonia, cercata, plasmata fin dalla sua sorgente per essere alla fine incastonata sulla superficie dei dipinti.

Dal 1991, i soggetti tansiniani sono stati esposti in varie mostre organizzate tra Belgio, Germania e Italia.

Inoltre, dal 2018 sono divenuti i protagonisti della rassegna itinerante di set fotografici «Ri-quadri», attiva in Austria, in Francia, in Italia, nel Principato di Monaco, nella Repubblica di San Marino, in Slovenia e in Svizzera.

Le sculture

Rigenerazioni presenta un tipo di sculture in legno che Erminio Tansini realizza dai primi Anni ’90.

Gran parte dei materiali, che lo scultore usa per le proprie opere lignee, proviene dall’Appennino Ligure e da quello Tosco-Emiliano (soprattutto le Cinque Terre, la Lunigiana, le valli della Nure, della Trebbia e del Tidone).

La produzione di questi lavori è iniziata più di un trentennio fa ma il loro debutto espositivo è avvenuto soltanto nel 2017, avvenuto con la partecipazione di Erminio Tansini alla 57ª Biennale di Venezia.

Le creazioni tansiniane presentano linee frastagliate, sinuose o aggrovigliate; corpi lievi oppure imponenti e massicci; inoltre, sono impostate su dinamismi e tensioni ben percepibili.

Tali opere divengono anche modelli per le fusioni in bronzo e offrono numerosi spunti legati alla pareidolia: la capacità di riconoscere forme note in profili apparentemente casuali.

I soggetti scultorei di Erminio Tansini sono fortemente caratterizzati dai temi del recupero e della rigenerazione.

La materia con cui sono realizzati non è ottenuta dall’abbattimento di alberi vivi: invece, è il legno travolto dalle frane, trascinato dalle correnti, levigato dall’acqua e dalle rocce.

L’artista lo seleziona e lo recupera sui greti e sulle spiagge. In seguito, lo rigenera e lo assembla, preservando quanto più possibile l’inimitabile naturalità che lo contraddistingue.

Dopo l’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, le sculture lignee di Erminio Tansini sono state messe in mostra nelle personali Visioni (maggio-giugno 2018), Concrete illusioni (maggio-giugno 2019), Immaginario reale (giugno-settembre 2020), Memorie (ottobre 2020-gennaio 2021), Luoghi insoliti (agosto-settembre 2021), Itinerari (settembre-dicembre 2021) e Intrecci (giugno 2022).

Dal 2018, sono inoltre al centro della serie itinerante di set fotografici «Forme sfuggenti», sviluppata tra Austria, Francia, Italia, Principato di Monaco e Svizzera.

Le fotografie

Gli scatti fotografici selezionati per l’evento Rigenerazioni sono stati eseguiti sui set delle rassegne itineranti «Forme sfuggenti» e «Ri-quadri», dedicate rispettivamente alle sculture e ai dipinti di Erminio Tansini.

Attive in Austria, in Francia, in Italia, nel Principato di Monaco, nella Repubblica di San Marino, in Slovenia e in Svizzera, le serie hanno finora svolto 237 tappe complessive (108 per le opere in legno o bronzo e 129 per quelle pittoriche), toccando l’Alvernia-Rodano-Alpi, la Basilicata, la Campania, l’Emilia-Romagna, il Friuli-Venezia Giulia, il Goriziano, i Grigioni, il Lazio, la Liguria, la Lombardia, le Marche, il Piemonte, la Provenza-Alpi-Costa Azzurra, il Ticino, il Tirolo, la Toscana, il Trentino-Alto Adige, la Valle d’Aosta e il Veneto.

Durante questi shooting, i lavori tansiniani sono ambientati temporaneamente e fotografati in posti scenografici come castelli, corsi e specchi d’acqua, falesie, fortezze, giardini storici, palazzi nobiliari, radure boschive, rifugi d’alta quota, rocche, siti archeologici, valichi alpini e ville signorili.

Al pari delle sculture tansiniane, i due cicli sono caratterizzati dal tema della rigenerazione. Per la gran parte, le location delle sessioni fotografiche non sono adatte o utilizzate per le consuete manifestazioni culturali: «Forme sfuggenti» e «Ri-quadri» li riacquisiscono allo spazio artistico.

In queste ambientazioni, gli elementi naturali e architettonici degli sfondi si combinano visivamente con le opere protagoniste delle scenarizzazioni: le inquadrature riescono così a catturare inusuali percezioni sia dei luoghi sia dei soggetti scultorei e pittorici, fissandole attraverso l’obiettivo della fotocamera.

Le immagini possono essere fruite a molteplici livelli: dall’iniziale approccio pareidolitico, l’osservatore può addentrarsi in uno scenario emozionale più ampio, articolato e sempre cangiante.

Gli scatti fotografici eseguiti durante le tappe di «Forme sfuggenti» e di «Ri-quadri» sono stati esposti nelle personali Percorsi d’impressioni (luglio-agosto 2018), Percezioni inattese (settembre 2018), Concrete illusioni (maggio-giugno 2019), Mutevoli apparenze (luglio 2019), Miraggi (agosto 2019), Sensazioni visive (settembre 2019), Immaginario reale (giugno-settembre 2020), Memorie (ottobre 2020-gennaio 2021), Luoghi insoliti (agosto-settembre 2021), Itinerari (settembre-dicembre 2021), Intrecci (giugno 2022) e Intuizioni impreviste (ottobre 2022).

Info

Luogo:
Anacapri (Napoli, Campania – Arcipelago Campano), Hotel Bellavista (Via Giuseppe Orlandi 10 – zona Monumento)

Date:
dal 30 agosto al 12 ottobre 2025, con orario di apertura 10-19

Patrocinio:
Comune di Anacapri

Telefono:
3 4 9  2 2 0 3 6 9 3 (Davide Tansini)

Sito (Hotel Bellavista):
www.bellavistacapri.com

Accesso:
ingresso libero, mostra fruibile anche da persone a ridotta mobilità

Per approfondire:

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© «In arce»: tutti i diritti riservati – Pubblicato il 3 agosto 2025 – Aggiornato all’8 agosto 2025

Erminio Tansini, “Senza titolo”, 1999, olio su tavola, 60x50 cm (particolare rielaborato)